Dopo la mastoplastica additiva: le domande delle donne

protesiIn questo articolo si vuole rispondere alle domande che più frequentemente si pongono le donne che si sono sottoposte ad un intervento di mastoplastica additiva.
In particolare si pone attenzione a quali controlli eseguire dopo l’intervento e alle possibili complicanze a lungo termine.
Inoltre si vogliono sfatare alcuni falsi miti riguardanti le protesi mammarie.

Quali controlli si devono fare dopo un intervento di mastoplastica additiva?
Le pazienti che hanno eseguito una mastoplastica additiva dovranno sottoporsi con cadenza annuale alla visita senologica per controllare lo stato delle protesi e delle ghiandole mammarie. Gli accertamenti da fare sono l’ecografia e, dopo i 40 anni, anche la mammografia; quest’ultimo esame deve essere fatto con una tecnica particolare per non danneggiare la protesi; è bene quindi segnalare sempre al tecnico che esegue l’esame la presenza delle protesi mammarie. In alcuni casi il medico può prescrivere anche la risonanza magnetica.

Le protesi mammarie hanno una durata limitata nel tempo?
Le protesi mammarie attualmente utilizzate sono molto resistenti, non hanno una vera e propria data di scadenza, ma devono essere controllate regolarmente mediante ecografia o altri accertamenti.

Che cos’è la contrattura capsulare?
La contrattura capsulare è una complicanza della mastoplastica additiva che può verificarsi anche a distanza di molti anni dall’intervento. La capsula che si forma fisiologicamente intorno alla protesi diventa sempre più rigida e spessa fino a comprimere la protesi stessa, causando dolore e deformità della mammella; in questo caso potrebbe essere necessario un re-intervento chirurgico.

La protesi si può rompere?
Le protesi possono andare incontro a rottura a causa di un trauma o per il naturale processo di invecchiamento della protesi.  Si parla di rottura intra-capsulare quando la protesi si rompe ma il gel rimane confinato all’interno della capsula che l’organismo costruisce per delimitare l’impianto. Quando invece il gel di silicone esce fuori dalla capsula si parla di rottura extra-capsulare. In entrambi i casi si può avere cambiamento dell’aspetto e delle dimensioni del seno.

Le protesi al seno impediscono l’allattamento?
No, perché durante l’intervento non viene danneggiata la ghiandola e le protesi sono posizionate dietro questa o dietro il muscolo pettorale. Durante la gravidanza i seni operati si ingrandiranno e subiranno le usuali modifiche correlate alla gravidanza.

Quale reggiseno si deve portare dopo l’intervento?
Dopo il primo mese dall’intervento la paziente potrà indossare qualsiasi reggiseno e potrà toglierlo liberamente sia durante la notte che durante il giorno.

La protesi mammaria fa aumentare il rischio di cancro al seno o di malattie autoimmunitarie?
No. Le protesi non hanno alcuna influenza sull’insorgenza del carcinoma mammario o su malattie del sistema immunitario.

Dopo la mastoplastica additiva si possono fare immersioni o viaggiare in aereo?
Si. Non ci sono controindicazioni

Si può prendere il sole dopo l’intervento?
Dopo un paio di mesi dall’intervento ci si può abbronzare tranquillamente al sole o in un istituto di bellezza, ma è sempre consigliabile proteggere le cicatrici con creme solari a schermo totale.

Si può fare sport dopo una mastoplastica additiva?
Non ci sono particolari controindicazioni, anche se sarebbe meglio aspettare qualche mese dall’intervento ed evitare sport di contatto (arti marziali, pugilato…).

Si può fumare con le protesi?
Sarebbe meglio evitare il fumo perché aumenta il rischio di complicanze, oltre ai ben noti danni alla salute.