Mastite in allattamento

mastite in allattamentoPer mastite si intende un processo infiammatorio a carico della mammella. Il seno è dolente, arrossato e risulta pesante e teso; ci può essere la presenza di febbre (superiore a 38°), accompagnata dall’aumento dei globuli bianchi nel sangue (la cosiddetta leucocitosi), malessere generale e spossatezza.  La forma più comune di mastite è legata all’allattamento e viene pertanto detta mastite puerperale.

Le mastiti in allattamento sono causate da batteri, che penetrano all’interno della mammella, attraverso piccole ferite del capezzolo (ragadi), e provocano il processo infiammatorio; fattori concomitanti possono essere rappresentati dall’utilizzo di reggiseni troppo stretti o con ferretto, dalla presenza di un ingorgo mammario (stasi del latte all’interno del seno) o dalla cattiva igiene.

La mastite si può prevenire innanzitutto con una corretta igiene. E’ opportuno lavare bene le mani ed il seno prima di ogni poppata; a questo scopo può essere sufficiente utilizzare anche soltanto l’acqua o, se si preferisce, degli appositi fazzolettini reperibili in commercio che non necessitano di risciacquo dopo l’uso e privi di profumo. Al termine della poppata il seno va lavato nuovamente ed i capezzoli, se possibile, lasciati asciugare all’aria o con asciugamano morbido senza strofinare eccessivamente. Va posta attenzione anche alla biancheria che deve essere cambiata frequentemente. Il reggiseno, inoltre, dovrebbe essere in fibra naturale e ben traspirante; deve sostenere bene il seno, senza comprimerlo, le spalline devono essere larghe e resistenti. Infine, per prevenire la mastite, il neonato deve essere attaccato correttamente al seno (vedi la sezione dedicata) per impedire la comparsa di ragadi ed ingorgo mammario.

La mastite può essere trattata senza bisogno di interrompere l’allattamento. Innanzitutto va aumentata la frequenza delle poppate (circa ogni due ore), al fine di favorire lo svuotamento del seno; se non è possibile le mammelle andrebbero comunque svuotate manualmente o mediante il tiralatte. È bene ricordare che la mastite non provoca problemi al bambino, in quanto i batteri vengono neutralizzati dai succhi gastrici. All’inizio della poppata può essere utile applicare degli impacchi caldi per favorire il deflusso del latte, mentre al termine della poppata sono preferibili gli impacchi freddi, che hanno un effetto anti-dolorifico. In caso di dolore intenso e di febbre alta si possono assumere, sotto controllo medico, degli antiinfiammatori (paracetamolo) o degli antibiotici, facendo attenzione a scegliere principi attivi che non vengono secreti nel latte.

Infine bisogna ricordare che in alcuni casi, peraltro rari, si può formare un vero e proprio ascesso (cioè la raccolta di pus) all’interno della mammella. In tal caso è bene contattare un chirurgo che provvederà al drenaggio della cavità ascessuale.